In sede di autorizzazione all’esercizio di un impianto industriale un posto non secondario è occupato dalla valutazione del suo impatto olfattivo, in altre parole è necessario stabilire se può originare odori che risultino molesti per la popolazione esposta.
La salvaguardia della salute umana dagli odori molesti è un tema di stretta attualità. Difatti gli odori molesti rappresentano uno dei problemi che più allarmano i cittadini e richiedono l’intervento delle Agenzie per l’ambiente: odori improvvisi di cui non si conosce l’origine in una zona della città, esalazioni di cui si teme la tossicità.
Non a caso in Lombardia le molestie olfattive rappresentano il 25% delle segnalazioni arrivate all’Arpa, seconde solo a quelle di presunto inquinamento di acque, suoli e aria. Stessa situazione in Toscana, dove gli odori sono al secondo posto nella classifica delle richieste ricevute dall’Agenzia.
Ad oggi, in conformità a quanto disposto dall’art. 272 bis del D.Lgs. 152/06, la Regione Basilicata si è dotata di idonei strumenti normativi per regolamentare la materia costituiti dalle “Linee guida per la prevenzione, mitigazione e caratterizzazione delle emissioni odorigene derivanti dagli impianti soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (D.lgs 152/2006 parte seconda) approvate D.G.R. n. 466 del 11.06.2021 e da una legge che disciplina la materia per gli altri impianti approvata il 07.09.2021.
Personale referente
Dott. Giuseppe Anzilotta
Sig. Antonio Marzario